La Villa, o Corte, Aurelia è uno straordinario complesso rurale a corte aperta.
Fin dal XIV secolo, fu casino di caccia dei Bonaccolsi, primi signori di Mantova, passando in seguito ai Gonzaga.
La Villa, prese il nome dal poeta Giovan Muzio Aurelio, ospite fra il 1508 ed il 1510 del Vescovo Ludovico Gonzaga che qui fu esiliato dal nipote Francesco, Marchese di Mantova.
In seguito, divenne residenza estiva della famiglia Gonzaga di Guastalla.
Il Duca di Guastalla Ferrante II, ne fece la propria dimora preferita, trasformandola in piccola rocca con fossi, terrapieni e ponti levatoi; lo stesso Duca vi morì di peste nel 1630.
Sull’ampia aia strutturata a dorso d’asino (cioè leggermente incurvata con l’asse centrale rialzato) e pavimentata in cotto, delimitata da pilastrini in pietra, prospetta la luminosa facciata della Villa, di matrice neoclassica.
L’edificio si sviluppa con un impianto compatto a pianta rettangolare, articolato su due livelli più il sottotetto, e con una copertura a quattro falde.
La parte centrale della facciata è riquadrata da sottili lesene e cornici, e conclusa da un timpano classicheggiante, ben evidenziato da cornici aggettanti.